Nell’editoriale di martedì 11 dicembre de “Il Foglio”, Giuliano Ferrara in prima pagina intitola: “All’opposizione non c’è alternativa a Renzi”.
È una tesi interessante, che sicuramente trova riscontro in tanti opinionisti e politici di tutt’Italia.

Giuliano Ferrara
È vero, Renzi è il segretario che più ha polarizzato le attenzioni e accentrato le decisioni fino ad arrivare addirittura al proprio punto di morte (politica). La linea dell’ex segretario Dem era chiara, concisa e determinata tant’è vero che l’uso a dismisura di decreti-legge non è per niente stato disdegnato durante il suo mandato: contro tutto e tutti.
Il fondatore de Il Foglio continua nella sua analisi, più che condivisibile, di come effettivamente non ci sia nessuna personalità forte che possa rappresentare una vera rinascita di opposizione e su questo ha innegabilmente e perfettamente ragione.
A chi possiamo affidare le sorti della sinistra? Al traghettatore Paolo Gentiloni? All’anti-leader Maurizio Martina? All’industriale Carlo Calenda? Al compagno Marco Minniti?
Suggerimento: ad uno di sinistra fa tanto schifo come idea?
Soffermiamoci a guardare la composizione del Pd di oggi. Non deve essere una gara a chi è più a sinistra di, però deve essere chiaro nei dirigenti del partito che fino a quando continueranno a negare la loro vera natura, il trend negativo di consensi non si invertirà.
La forza liberal-democratica che è il PD oggi, va più che bene: rispecchia ancora una vasta parte di popolazione. È giusto e sintomatico che questa parte di elettorato sia rappresentato: c’è già Forza Italia però. Al di là delle considerazioni che ognuno di noi può avere su Silvio Berlusconi, politicamente parlando, il Cavaliere ha sempre fatto proprie quelle istanze della classe italiana medio-alta. Berlusconi in questo senso era sincero, nel bene o nel male.
Il PD (che non è un partito di sinistra!) invece continua a mentire a se stesso e ai propri elettori.
Quale partito di sinistra ha come rappresentate un ex membro di confindustria e non dei sindacati? Quale partito di sinistra rende il lavoro più flessibile e precario lottando contro i sindacati stessi?
Ritornando all’incipit: Ferrara ha ragione sottolineando che non ci sia alternativa all’opposizione se non Renzi. Il problema è che Renzi dovrebbe stare all’opposizione ma con Forza Italia. Non è un caso che al giornalista berlusconiano piaccia l’ex Sindaco di Firenze, così come Macron.

Protesta Gilet gialli in Francia, dicembre 2018
Le destre e i populismi avanzano perché l’elettore medio è stanco di farsi prendere in giro e non trova una rappresentazione adeguata. La Lega in questo senso, almeno a parole, è molto più vicina ai lavoratori rispetto al PD.
Non bisogna sempre inneggiare al ritorno di totalitarismi, alla xenofobia, al razzismo imperante, per descrivere l’odierno fenomeno sovranista: basterebbe ammettere la propria natura, le proprie colpe e lasciare le redini del potere a chi possa rappresentare al meglio gli elettori di sinistra.
Ancora una volta chi ci rimette sono tutti coloro che nel sogno a Sinistra ci credono, ma continuano a svegliarsi in piena notte, sudati e spaesati: tentennano, bevono un bicchiere d’acqua e poi si accorgono che… è stato solo un sogno.
EDOARDO CAPPELLARI