QUESTIONE MORALE, QUESTIONE INESISTENTE

Governo sì, governo no, governo sì, governo no… questa è la pantomima andata in scena tutto agosto scorso.

Difficilissimo ricostruire una cronologia dei fatti quasi più intricata dei Malavoglia di Verga.

Facendo un grande passo indietro basti pensare quando ancora Lega e 5 Stelle gridavano all’impeachment nei confronti del povero Mattarella per la mancata nomina del Ministro Savona. Personalmente mi schierai contro la decisione del Presidente della Repubblica ma pudicamente mai mi sarei permesso di unirmi al latrato generale che chiedeva la sua testa. Eppure, Di Maio e Salvini senza accennare la minima vergogna lo fecero a pieni polmoni su tutti i canali salvo poi rientrare nei ranghi una volta calmate le acque propagandistiche.

Questo è stato il preludio del Governo del Cambiamento.

Dopo un anno di Governo ormai terminato, il parlamento non è stato aperto come una scatoletta di tonno dai 5 stelle anzi, al contrario quest’ultimi sono perfettamente entrati nella logica della partitocrazia tanto bistrattata. Nemmeno la Lega è riuscita nell’impresa rivoluzionaria tanto biasimata. Nel frattempo si è scoperto però che Bossi e Belsito furono gli autori della truffa che portò nelle casse della Lega 49 milioni, salvati ovviamente dalla prescrizione ( https://www.ilsole24ore.com/art/conti-lega-ecco-storia-49-milioni-ricercati-pm-AEgN2BHF ). Non ci allarmiamo, quella era la Lega Nord, mica la Lega di tutti gli italiani.

Salvini vuole bene anche ai terroni. I suoi elettori un po’ meno:

Il nuovo scenario che si prospetta dopo un anno di governo giallo-verde è un esecutivo a firma PD- 5 Stelle.

Incredibile quanto appena scritto ma plausibile.

Rabbrividisco ancora per i toni volutamente utilizzati lungo tutta la XVII legislatura sia dagli allora esponenti di governo, sia dall’opposizione grillina.

Questo video riprende davvero pochi esempi di tutta la bile lanciatasi addosso dalle controparti in più di 5 anni. La maggioranza delle dichiarazioni sono nascoste nell’internet ma ancora molto presenti nella mia testa.

Eppure, 5 Stelle e PD sembrano averlo dimenticato. Adesso mettono da parte il rancore per cercare di mandare avanti un governo per gli italiani. Nuovo governo, stesso vizio: la parola “per” riecheggia sempre. In ogni regime politico infatti in nome di un’azione per il popolo si compiono sempre le più immonde oscenità. Il peggio è che questo schifoso e vile atteggiamento opportunista ormai viene assoggettato come proprio della politica moderna.

NO!

Questo è il tipico comportamento di uomini e di donne che di politico non hanno nemmeno l’appellativo “Onorevole”. Non è politica è viltà. Lo è nel momento in cui la sfera personale viene intaccata ancor prima di quella politica. Ancora una volta dopo tutti gli insulti, le calunnie e le diffamazioni che hanno aizzato l’uno contro l’altro, PD e 5 Stelle usano la retorica dell’“azione per il popolo” solo per mantenere potere e poltrone. Di questo si tratta, niente di più. Ed è così per il semplice fatto che l’odio profondo tra le due fazioni e tra i due elettorati, è un odio che è stato cresciuto e scagliato proprio dai leader dei due partiti palesemente invalicabile. Magicamente però, l’ascia di guerra viene sotterrata e il PD non è più il partito delle Banche, dei Bambini di Bibbiano, dei Corrotti e i 5 Stelle non è più il partito dei cialtroni incompetenti e pressapochisti anzi, è capeggiato dal gran statista Lugi di Maio.

Adesso è bene ragionare sui punti dicono: sembra una partita di Basket.

Ricordando le parole di Di Maio:

Ricordando le parole di Zingaretti:

Ora domando ai miei pochi lettori: possono essere persone credibili?

In questa sede inoltre è bene sottolineare come conscio di quanto prescritto dalla nostra carta costituzionale, tutto ciò avviene in perfetta armonia con tutto l’iter giuridico. Il problema infatti è politico e morale. Il problema è forse sempre stato morale, in quasi ogni vicenda della seconda repubblica quando si è incominciato a tirare fuori “la questione morale” solo per sciacquarsi la bocca, quando invece si incominciava il declino definitivo delle Istituzioni.

Non è esente dal pot-pourri la Lega. La crisi di Governo è stata promossa da Matteo Salvini che volutamente ha voluto staccare la spina dell’esecutivo giallo-verde salvo poi ritrattare una volta essere fregato dalla possibile alleanza giallo-rossa. Stendiamo un velo pietoso sul segretario e vice premier del quale ho parlato già ampiamente (https://art-i-colo-21.com/2019/05/28/papa-matteo-i/; https://art-i-colo-21.com/2018/11/13/istituzioni-senza-cravatta/).

Sono loro che dovevano cambiare le cose? Portare aria nuova e fresca al Paese? Il risultato non è stato altro che il continuo disinteressamento dei giovani alla politica, la continua sfiducia nelle istituzioni e il continuo abbassamento di cultura all’interno del dibattito politico. Il tutto in nome del popolo e per il popolo…

EDOARDO CAPPELLARI

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