Si capisce l’imbecillità della più recente generazione dalla proliferazione giornaliera su praticamente tutti i socialnetworks di Meme e video su una possibile Terza guerra mondiale.

Imbecillità nel non capire che questa volta l’ennesima bomba americana (o drone che sia) non ha colpito inermi civili della cui vita non frega niente a nessuno bensì, è stato colpito uno degli uomini più influenti dello Stato iraniano. Avvenimento di per sé sufficiente a scatenare un conflitto che potrebbe realmente diffondersi a macchia d’olio in tutto il mondo. Provocatoriamente mi è sembrato di rileggere le pagine di storia relative allo scoppio della Prima guerra mondiale quando a Sarajevo nel 1914 venne ucciso Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este, omicidio che diede vita alla Grande guerra, conflitto che di glorioso ebbe ben poco. Personalmente sono abbastanza preoccupato di ciò che possa accadere in ambito geopolitico soprattutto alla luce del cordoglio di milioni di persone che ha presenziato al funerale del generale Soleimani. Quindi le parti in gioco si contrappongono in due fazioni: per l’Iran in una fiumana di gente assetata di vendetta e per l’Occidente in noi poveri scemi che giochiamo a scherzare su evento che potrebbe cambiare anche la nostra storia personale come se fosse un matrimonio qualsiasi tra Ferragni e Fedez.

Scrivo realmente con paura di cosa possa riservare il futuro, conscio però che ad una guerra mondiale non parteciperei e non per pacifismo (penso che determinate guerre si debbano combattere) ma per dissidenza.

EDOARDO CAPPELLARI